L’Università degli Studi di Messina, su iniziativa e con il contributo del Dipartimento per le Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri, attiva per l’anno 2011/2012 il primo ciclo della III edizione biennale di un Corso denominato “Donne, Politica e Istituzioni”, in continuità con gli analoghi percorsi formativi attivati dall’Ateneo tra il 2004 e il 2009 per favorire la diffusione della cultura di genere e della parità, promuovere le pari opportunità e qualificare e aumentare la presenza e la partecipazione delle donne nella vita attiva.

Il Corso è realizzato dal Dipartimento di Studi Europei e Mediterranei (DiSEM) dell’Ateneo e si avvale della collaborazione del Comitato Pari Opportunità dell’Ateneo, che lo ha incluso nel suo Piano di Azioni Positive

L’iscrizione al Corso è completamente gratuita.  (altro…)

Il 24 febbraio 2012 è stata approvata la graduatoria dei progetti presentati a seguito dell’“Avviso per il finanziamento di iniziative specialistiche a carattere formativo per la diffusione della cultura di genere nelle istituzioni culturali, sociali e politiche finalizzate a qualificare e aumentare la presenza e la partecipazione delle donne nella vita attiva”,  pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 90 del 1° agosto 2011. Il progetto presentato dall’Università di Messina e coordinato dalla Prof.ssa M. Antonella Cocchiara si è collocato al secondo posto.

di Valeria Zingale

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Vestiamoci di bianco per dire NO alla violenza sulle donne. Fermiamo la brutalità. Diamo un segno di unione e di voglia di cambiamento. Aderiamo alla campagna di comunicazione promossa dal Ministero per le Pari Opportunità: “Respect women Respect the world”: una rosa bianca, simbolo del candore del mondo femminile, diventa gradualmente nera, avvelenata da quel male oscuro che è la violenza contro le donne. Un dolore che resta privato, taciuto – per paura o vergogna.

Il fenomeno va fermato: ecco perché il 9 e 10 settembre il Ministro per le Pari Opportunità invita gli italiani a manifestare solidarietà a tutte le donne vittime di abusi e violenze, indossando qualcosa di bianco, in occasione della Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne, che si terrà negli stessi giorni a Roma.

La Conferenza è promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità, insieme al Ministero degli Affari Esteri, nell’ambito delle iniziative della Presidenza italiana del G8. L’evento verrà inaugurato mercoledì 9 alle ore 9.00, alla Farnesina, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il cui saluto sarà seguito dagli interventi  (altro…)

di Valeria Zingale

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Un aiuto alle donne vittime di violenza dall’Associazione Viole di Villafranca Tirrena e dal comune di Capo d’Orlando (MESSINA). Grazie ad un Protocollo d’Intesatra i due Enti, è operativo uno sportello antiviolenza in grado di dare risposte concrete a chi ne chieda l’intervento. “Un tema di grande attualità – ha dichiarato l’assessore comunale, Teresa Restifo – che ha bisogno di essere trattato con molta delicatezza e riservatezza. Ci siamo affidati con questo progetto, – ha spiegato Restifo – ad un’associazione che possa fornire un supporto professionale adeguato, in diversi settori: la tutela dei diritti delle donne, i maltrattamenti fisici e/o psicologici, la violenza di genere“.  (altro…)

acrobate_okUn cammino lungo mezzo secolo. La condizione femminile nel nostro Paese si è evoluta e ha raggiunto conquiste importanti. Ma a 50 anni dalla pillola anticoncezionale, 40 dalla rivoluzione sessuale e 30 dalla legge 194 restano ancora delle questioni irrisolte. Le donne si sono emancipate nel lavoro ma guadagnano meno: il 16 per cento in media rispetto agli uomini. Sono libere di scegliere della propria salute ma diminuisce la possibilità di vivere serenamente nella società: circa sei milioni di italiane sono vittime di violenze e di stupri. Vivono liberamente la propria sessualità ma utilizzano poco la contraccezione ormonale e quando lo fanno non ne parlano con il partner: solo 16 donne su dieci assumono pillola, cerotto o anello, e soltanto cinque uomini su cento sanno come funzionano i diversi metodi contraccettivi. Insomma a distanza di 50 anni le donne sono ancora costrette a inseguire pari opportunità, a scegliere tra carriera e famiglia.

A scattare l’istantanea di una realtà ancora troppo lontana dagli obiettivi è il volume Acrobate – a 50 anni dalla pillola anticoncezionale, 40 dalla rivoluzione sessuale e 30 dalla legge 194 – 20 ritratti di donne, in bilico fra la voglia di volare e il frigo da riempire” (Intermedia editore), presentato stamattina al Senato, nella sala dedicata ai caduti di Nassirya.  bellucci-damico (altro…)

di Valeria Zingale

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Un dispositivo satellitare per proteggere le donne dai rischi che si incontrano sulle strade: incidenti, guasti meccanici, aggressioni e atti di violenza. È la “scatola rosa” promossa dalla Fondazione Ania per la sicurezza stradale, col supporto del Ministero per le Pari opportunità e del Comune di Roma. Dopo Milano, la sperimentazione è partita anche nella Capitale, per 1.000 guidatrici scelte tra le residenti dei quartieri più a rischio, ma sono numerosi i comuni di tutta Italia che ne hanno fatto richiesta(altro…)

di Valeria Zingale

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Più le donne si sentono attraenti, più sono inclini al tradimento. Sembrerebbe un luogo comune, eppure è quanto emerge da una ricerca dell’Università del Texas. Secondo il gruppo di psicologi sarebbe l’alto livello di estradiolo il responsabile di una maggiore disinvoltura femminile. L’ormone estrogeno prodotto dalle ovaie – che secondo lo studio favorisce un generoso decolté, una vita sottile ed un volto asimmetrico – contribuisce a far sentire le donne più belle e desiderabili e le induce a tradire il proprio partner per ricercare relazioni più appaganti. «La consapevolezza di essere attraenti – ha spiegato la ricercatrice Kristina Durante – crea aspettative superiori alla media e quindi difficili da soddisfare».

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di Valeria Zingaleincidenti_domestici

Casa…dolce casa” è un film comico del 1986 diretto da Richard Benjamin. E’ anche un modo di dire molto comune. Quante volte abbiamo pronunciato questa frase, rientrando da una dura giornata fitta di impegni? Ed ancora quanto abbiamo apprezzato il senso di protezione che emana nelle giornate fredde e piovose come questa? Eppure la casa può diventare il nostro peggior nemico se pensiamo ai rischi che giornalmente si corrono. I dati sugli incidenti domestici forniti dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (Ispesl), parlano chiaro: ogni anno, avvengono circa 4 milioni e mezzo di infortuni domestici, di cui 8.000 mortali, con circa 3 milioni e 800 mila persone infortunate. Le vittime sono per il 65% donne, per il 35% uomini e per il 48% over65. Tra le lesioni più diffuse, le contusioni (40%), seguite dalle fratture (23%) e dalle ustioni (7%). La parte del corpo maggiormente colpita è la mano (24%), seguita dalla testa (20%) e dagli arti inferiori (14%).

Secondo una stima di Federcasalinghe, il 2009 sarà ancor più drammatico e si registrerà un aumento delle morti legate agli incidenti domestici

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uo15di Lucrezia Zingale

«…
quando la morte mi chiederà
di restituirle la libertà
forse una lacrima forse una sola
sulla mia tomba si spenderà
forse un sorriso forse uno solo
dal mio ricordo germoglierà

quando la morte mi chiamerà
nessuno al mondo si accorgerà
che un uomo è morto senza parlare
senza sapere la verità
che un uomo è morto senza pregare
fuggendo il peso della pietàcari fratelli dell’altra sponda
cantammo in coro già sulla terra
amammo tutti l’identica donna (altro…)

di Lucrezia Zingale

25_pensione«Mantenendo in vigore una normativa in forza della quale i dipendenti pubblici hanno diritto a percepire la pensione di vecchiaia a età diverse a seconda che siano uomini o donne, la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi di cui all’art. 141 CE» così conclude la quarta sezione della Corte di Giustizia Europea con la sentenza 13 novembre 2008.

In realtà la Corte non colpisce l’intero sistema pensionistico italiano, ma si pronuncia solo sul sistema dei dipendenti pubblici, ossia su quello dei dipendenti pubblici che beneficiano del regime pensionistico gestito dall’INPDAP, che costituiscono una categoria particolare di lavoratori. (altro…)