Economia


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neonato

Angela è italiana. Ha perso il lavoro, il marito lavora in una cooperativa ma per il momento non lo chiamano più, non ci sono commesse. Hanno due figli e il terzo in arrivo. Un’altra bocca da sfamare. Ma come si fa a mettere al mondo un altro figlio quando non si hanno soldi per pagare il mutuo o si stenta a fare la spesa al fine settimana? Così Angela si è presentata in ospedale, per abortire. Elena invece è una ragazza extracomunitaria, sulla trentina, ha già un figlio, è incinta ma il compagno l’ha abbandonata. E lei si trova in una grossissima difficoltà, le sue condizioni economiche sono disastrose. Altra storia. Due minorenni, lei incinta e lui che vorrebbe fare il papà. Ma i genitori della ragazzina l’hanno già portata in ospedale: non ce la fanno a crescere un altro bimbo.

La lista è lunga ma le storie di vita drammatiche si ripetono. Un fenomeno che fa paura perché è in continuo aumento, complice anche la crisi. Protagoniste donne che vorrebbero tenersi il bambino, ma rinunciano per far quadrare i conti. A volte. A volte no. Quando riescono a trovare una mano tesa che fa intravedere uno spiraglio. Nei Cav, i centri di aiuto alla vita, per esempio, ci sono operatori che ascoltano i guai ma tentano anche di risolverli. E dove non arriva lo Stato ci sono loro. Una donna che rinuncia all’aborto, per esempio, viene aiutata in diversi modi. Economicamente, intanto. Almeno 160 euro al mese per 18 mesi, sei mesi prima e un anno dopo la nascita del bambino. Ma viene aiutata anche per la spesa,  (altro…)

di Valeria Zingaleincidenti_domestici

Casa…dolce casa” è un film comico del 1986 diretto da Richard Benjamin. E’ anche un modo di dire molto comune. Quante volte abbiamo pronunciato questa frase, rientrando da una dura giornata fitta di impegni? Ed ancora quanto abbiamo apprezzato il senso di protezione che emana nelle giornate fredde e piovose come questa? Eppure la casa può diventare il nostro peggior nemico se pensiamo ai rischi che giornalmente si corrono. I dati sugli incidenti domestici forniti dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (Ispesl), parlano chiaro: ogni anno, avvengono circa 4 milioni e mezzo di infortuni domestici, di cui 8.000 mortali, con circa 3 milioni e 800 mila persone infortunate. Le vittime sono per il 65% donne, per il 35% uomini e per il 48% over65. Tra le lesioni più diffuse, le contusioni (40%), seguite dalle fratture (23%) e dalle ustioni (7%). La parte del corpo maggiormente colpita è la mano (24%), seguita dalla testa (20%) e dagli arti inferiori (14%).

Secondo una stima di Federcasalinghe, il 2009 sarà ancor più drammatico e si registrerà un aumento delle morti legate agli incidenti domestici

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di Valeria Zingale

foto-moda1Vi affascina il mondo della moda? Cercate una opportunità di lavoro? Eccovi le nuove figure professionali ricercate dal settore. Sono dieci secondo una ricerca – realizzata da Pambianco Strategie d’Impresa – che ha analizzato le diverse posizioni aziendali nelle imprese della moda del territorio milanese. Lo studio può fornire indicazioni utili ai giovani che desiderano scegliere di costruire il loro futuro nella moda, un settore che genera, grazie alle imprese presenti sul territorio, quasi 5,6 miliardi di euro, pari al 7,8% del PIL milanese, impiegando oltre 41 mila addetti.  (altro…)

chanel

di Valeria Zingale

La crisi non risparmia neppure il mercato del lusso che, dopo diversi anni di crescita, si avvia verso la recessione. Per il 2009 è previsto un calo di fatturato pari al 3 %.

E’ notizia di questi giorni che la nota casa di moda Chanel si sta preparando a ridurre del 10% il suo organico, in previsione di una crescita zero nel 2009. Secondo fonti sindacali, sono a rischio almeno 200 posti di lavoro. Il rallentamento dell’attività nel settore lusso – gia constatato a partire dal terzo trimestre – e le cupe previsioni per il nuovo anno, pare siano alla base dei paventati tagli. A rischiare il posto i lavoratori della maison con contratti a durata determinata e ad interim. (altro…)